Da fidanzati, tutto meraviglioso, perciò decidete di rafforzare il legame con il matrimonio o la convivenza.
E anche lì procede tutto bene, perciò… perché non pensare ad un figlio che consolidi il profondo legame già esistente?
Un “cucciolo” da amare e crescere insieme, felici come nelle fiabe del “e vissero per sempre felici e contenti”.
Peccato però che, dopo la nascita di un figlio, molte coppie… scoppino!
E come mai?
Quali sono i problemi che sorgono nella coppia?
E come fare a superarli?
Conoscerli può aiutare a prevenirli (se un figlio non c’è ancora) oppure ad identificarli e a risolverli (sempre che nella coppia ci sia dialogo e disponibilità all’ascolto).
Vediamo come:
1) Il carico dei lavori domestici.
Magari prima di diventare mamma la casa non era il tuo primo pensiero e rimandare le pulizie non era una tragedia. Ma ora che c’è il tuo bebè, la casa deve essere pulita e in ordine: i lavori domestici non si possono rimandare.
Il problema è che ti ritrovi “sola”: lui va al lavoro e tu resti a casa, ma fai tutt’altro che riposare.
E quando arriva la sera e lui rientra, tu sei distrutta e a lui sembra impossibile: avresti bisogno che lui facesse la sua parte, ma se non glielo chiedi “lui non ci arriva”. In fondo, tu sei quella che resta a casa! E così iniziano i malumori, i battibecchi.
Meglio intervenire subito e accordarti con il tuo partner su “chi fa cosa”, ovvero chi pulirà i fornelli la sera, chi il bagno, chi farà la spesa ecc.
Meglio definire anche i tempi, cioè stabilire insieme “quando” andranno fatte queste cose, in modo da non ritrovarti a dover sempre chiedere o ricordare.
2) Differenze negli stili educativi.
Magari prima che nascesse vostro figlio sembravate d’accordo su come crescerlo ed educarlo, ma ora che è lì davanti a voi, ecco sorgere le incomprensioni su tutto: l’ora della nanna, gli alimenti da introdurre pian piano, i comportamenti da considerare giusti o meno.
Di solito i neogenitori tendono a riprodurre il modello con cui sono stati cresciuti e non è detto che sia lo stesso. Perciò nascono i primi contrasti e le prime discussioni.
Ricordiamoci sempre, però, che trovare uno stile educativo da condividere è fondamentale per la crescita di un figlio.
Meglio quindi confrontarsi e adottare una linea comune.
Potreste anche valutare di affidarvi ad un esperto (ostetrica, pedagogista, family coach, ecc.) che vi guidi nei primi mesi e vi permetta di sentirvi più tranquilli, eliminando tutti i vostri dubbi.
3) Mancanza di sonno e di sesso.
Quando si diventa genitori, il sonno è un lusso! E questo purtroppo porta stanchezza, nervosismo e tensione sia nella coppia sia nei confronti del bimbo.
In più, il tempo per il sesso scarseggia.
Accade anche che la donna possa sentirsi stanca e poco attraente o che tema che il sesso sia doloroso. Capita anche che la neomamma si concentri completamente sul figlio e questo faccia sentire escluso e solo il partner.
Perciò, perché non parlarne? Perché non confessare apertamente i propri timori o le proprie difficoltà? Insieme potete trovare tutte le soluzioni!
4) Meno tempo per la coppia.
Se prima vi piaceva andare al cinema e a cena fuori insieme, ora che siete genitori non potete più farlo, a meno che non lasciate il bebè a nonni o babysitter.
Questo significa che i vostri stili di vita cambiano radicalmente: aumentano le uscite a tre (con vostro figlio) e si riducono o scompaiono quelle a due, di coppia.Fate però in modo di non trascurare del tutto questo tempo, perché altrimenti create una distanza fra voi.
Ogni tanto concedetevi una serata fuori, facendo ciò che amavate fare insieme.
Questo vi farà sentire di nuovo “coppia”.
Programmatela in anticipo, in modo da organizzare il tutto per bene e fare in modo che niente impedisca o rovini la vostra uscita.
5) Problemi finanziari.
Anche se lavorate entrambi e avete due stipendi, avere un figlio comporta delle spese che prima non c’erano, come le visite dal pediatra, i pannolini, i vestiti, ecc.
Questo può procurare preoccupazione e quindi tensione nella coppia.
L’ideale è stendere un piano delle spese, che comprenda ciò che è necessario, ma anche quello che può regalarvi serenità (es. un corso di yoga o di arrampicata che vi permetta di scaricarvi e di sentirvi appagati).
Valutate quindi a tavolino le spese che potete “tagliare” (abbonamenti, cene fuori, cellulari ultimo modello, ecc.) e di tanto in tanto fatevi un regalo.