Orientamento Scolastico

ORIENTAMENTO: “SCEGLIERE LA SCUOLA SUPERIORE”

Gli studenti, all’ultimo anno della “scuola media”, devono scegliere a quale scuola superiore iscriversi. Per prendere questa decisione hanno circa tre mesi di tempo (da settembre a dicembre), durante i quali seguono un percorso di Orientamento a scuola, frequentano stage presso un istituto superiore, partecipano agli Open Day delle diverse scuole superiori e visitano il Salone dell’Orientamento.
Direi che si tratta di un’offerta molto ampia.

E allora come mai tanti ragazzi “sbagliano” la scelta e si ritrovano al termine del primo anno della scuola superiore ad essere bocciati o a rendersi conto di aver scelto male?

Proviamo a prendere in considerazione alcuni aspetti critici:

a) il percorso di orientamento a scuola, anche se ben fatto, si rivolge all’intera classe, perché il docente che se ne occupa non ha materialmente il tempo per “orientare” ad hoc ciascun alunno;
b) lo stage alla scuola superiore dà la possibilità allo studente di “entrare” per la prima volta in contatto con una realtà che non conosce, ma talvolta accade che le scuole superiori disponibili ad accogliere gli stagisti siano poche. Così può capitare ad uno studente di trascorrere lo stage in un genere di scuola che non gli interessa affatto;
c) il ragazzo può partecipare all’Open Day delle scuole che gli interessano. Solitamente ci va con i genitori e assiste alla presentazione e alla visita della scuola. Spesso viene “colpito” da presentazioni accattivanti, da video coinvolgenti, dal relatore simpatico e divertente.

Vi sono, inoltre, svariate motivazioni.
Ad esempio:

  • non avendo le idee chiare, i ragazzi si lasciano influenzare dal genitore o dal compagno/amico;
  • odiando una materia in particolare, indirizzano la loro scelta su qualsiasi scuola superiore che “non” abbia molte ore di quella disciplina;
  • essendo bravi, ad esempio, nelle lingue straniere scelgono una scuola basata su quelle, senza considerare se realmente interessa loro;
  • compiono una scelta per “far piacere” ai genitori, per non deluderli.

Il vero problema, però, è che “non si conoscono” e non sanno cosa vogliono.
Non sono consapevoli di ciò che li rende davvero felici.
Non sanno quali sono le loro potenzialità e su che cosa far leva per riuscire a raggiungere i loro obiettivi.
Non stiamo parlando di “scuola e materie”.
Stiamo parlando di tutto ciò che caratterizza il ragazzo come “persona”, come “essere unico”.

Credo, quindi, che sia fondamentale “aiutare i ragazzi a imboccare la strada giusta”.

Vediamo come:

PROPOSTE DI PERCORSI:

1) ORIENTAMENTO per la scelta della scuola superiore, rivolto a studenti di Seconda* e Terza media.

  • Percorso di 5 incontri individuali con lo studente.
  • Un incontro alla settimana.
  • Test di Orientamento vocazionale (Scuola italiana di Life e Corporate Coaching).
  • Due incontri con i genitori (uno all’inizio e uno alla fine, per restituire quanto emerso nel percorso).
  • Durata del percorso: un mese e mezzo.

* Iniziare ad “orientarsi” verso la fine della Seconda media è vantaggioso, poiché si ha a disposizione più tempo e ciò permette di procedere con calma e in modo più rilassato.

2) “RI-ORIENTAMENTO” della scuola superiore, rivolto a studenti che già frequentano la scuola superiore e che:

a) sono stati bocciati
b) non sono convinti della scelta che hanno fatto
c) sono demotivati, perché non “vedono” l’obiettivo (e quindi non capiscono per quale scopo stanno studiando).

  • Un incontro preliminare con i genitori (per comprendere le motivazioni della scelta della scuola, le aspettative, ecc.).
  • Percorso di 5 incontri individuali con lo studente.
  • Un incontro alla settimana.
  • Test di Orientamento vocazionale (Scuola italiana di Life e Corporate Coaching).
  • Un incontro conclusivo con i genitori per restituire quanto emerso nel percorso.

DOMANDE FREQUENTI DEI GENITORI:

1) “Vorrei capire meglio come avviene l’orientamento, ma non so se poi farò il Percorso. Cosa faccio?”.
Contattatemi via email (laura@coachgazzola.it), così ci diamo un appuntamento telefonico e ne parliamo. E’ utile per capire se il percorso è ciò che fa al caso vostro oppure no.

 2) “Per me e mio marito è un problema trovare un giorno in cui essere presenti insieme. Possiamo venire separatamente?”.
La sessione coi genitori prevede la presenza di entrambi. Tuttavia è possibile che un genitore desideri affrontare la prima sessione da solo. In questo caso, organizzeremo due incontri separati. Se invece è questione di “giorni e orari”, basta accordarci.

3) “E se mio figlio/a non volesse venire?”.
La scelta della scuola superiore spetta a lui/lei. Significa che finalmente i ragazzi sono coinvolti in prima persona in una scelta importantissima, che li riguarda. Credo che questa sia una motivazione sufficiente per affrontare il percorso. Un percorso in cui sono posti al centro, parlano di se stessi, dei propri desideri e scoprono tutti i punti di forza che hanno.

4) “Quando è meglio iniziare il percorso di Orientamento?”.
Direi il prima possibile, perché permette al ragazzo di avere le idee chiare sul tipo di scuola superiore da frequentare e quindi di avere più tempo per andare a visitare gli istituti che gli interessano, potendo poi fare l’iscrizione senza correre il rischio di finire in lista di attesa.