Gli adolescenti… Che bella storia!

Le gioie vanno condivise… e quando parlo di “ragazzi” per me è sempre una bella storia.

Ho conosciuto Matteo quasi due anni fa. Un ragazzone dagli occhi buoni e dai modi educati. Certamente più maturo rispetto alla sua età, innamorato di una ragazza che lui sente di dover proteggere perché “ancora ingenua”. Un vero amico: disponibile, sincero, molto empatico e ben voluto.
Il classico adolescente, però, che nasconde sotto un’armatura il suo vero e meraviglioso “io”: la sensibilità nascosta sotto un’espressione seria, talvolta dura. La sua coerenza e integrità che gli procurano discussioni e arrabbiature.

Quando ci siamo parlati la prima volta, mi ha detto una frase che non scorderò mai: “Eh, magari in un’altra vita!”. Non aveva capito di poter avere tutte le vite che desidera.

Mi confessava: “Ho mollato l’università, perché evidentemente non so studiare”.
E non si rendeva conto di essere più intelligente di tanti altri.

Ammetteva con dispiacere: “Ho fatto molti sport, ma non li ho portati a termine”, senza capire di aver fatto mille esperienze, che nessuno gli porterà mai via.

Non vedeva le sue qualità e si dipingeva con le parole degli altri: “Interessi? Mmm… non ne ho”.
E invece…

Il suo obiettivo l’aveva chiaro in testa: “Voglio conoscermi, capire chi sono e cosa posso fare”.

E la sua mamma è stata davvero lungimirante, visto che mi ha contattata lei, e ha fatto a suo figlio questo enorme regalo.

Matteo OGGI ha uno sguardo deciso, che trasmette vibrazioni positive:
sta terminando i due anni della scuola di specializzazione post-diploma che ha intrapreso al posto dell’università e mi parla del tirocinio che ha iniziato in azienda, dimostrando tutto il suo interesse.

La sua ragazza è al suo fianco e lui continua ad esserne innamorato di quell’amore fatto di ascolto, condivisione, ma anche di arrabbiature e discussioni che fanno crescere.

Lo vedo sereno, equilibrato.
E’ un giovane uomo che ora guarda avanti e s’impegna per il suo futuro.
Non più il ragazzo incerto che cerca una riva su cui approdare.

Porta avanti un lavoretto per seguire una sua passione: l’auto che si è comprato da solo e che ha sistemato poco alla volta, studiando la meccanica e tutto il resto.

Pensava di non avere interessi, di essere inconcludente, e invece sta studiando da solo il giapponese e quando parla della cultura nipponica gli brillano gli occhi.

Approfondisce tutto ciò che fa. Non resta mai in superficie.
Ha voglia di fare nuove esperienze, di mettersi alla prova, di cogliere le sfide… Mi trasmette entusiasmi che prima non aveva.

E continua a prendersi a cuore chi è in difficoltà: dall’amico al familiare. Vorrebbe vedere tutti sereni e soffre se capisce di non poter fare nulla per cambiare le cose.

Un’anima bella, come la definisco io.

Un giovane che è diventato grande, perché finalmente conosce le sue possibilità, “vede” i suoi punti di forza e si rende conto della sua unicità.

Se non è una bella storia questa… 😉

2 comments

  1. Veramente bello vedere un giovane che , imparando a conoscersi, scopre le sue risorse e sviluppa le sue potenzialità!

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