Quante volte le ragazze mi raccontano di “pensare sempre a quel qualcuno” e quante volte le donne adulte mi confidano i loro dubbi, le loro sofferenze per quel partner che è ormai tanto diverso da come l’avevano conosciuto.
Spesso la domanda sottintesa è
“Sarò davvero (ancora) innamorata di lui?”.
A questo proposito mi viene in mente che alcuni decenni fa, un noto studioso nonché docente universitario, Francesco Alberoni, aveva realizzato uno studio veramente interessante su questo argomento. Tanto interessante che lo ricordo ancora.
Proviamo dunque a conoscere meglio “l’innamoramento”, così da dare risposta alla nostra domanda.
L’innamoramento non c’entra con la sessualità e quindi non è scontato che nasca da quella.
Tra l’altro, non è un evento unico nel corso della vita, perché può capitare di innamorarsi una seconda volta, ma può anche accadere di non innamorarsi più.
La mia nonna, ad esempio, rimasta vedova in giovane età, ha amato soltanto mio nonno e, una volta perso lui, non si è mai più innamorata.
Ma come faccio a capire di essere innamorata sul serio?
Be’, quando si è innamorati si pensa che tutto sia meraviglioso grazie alle “straordinarie” qualità del partner… E non ci si rende conto che l’altro è una persona normale, uguale a tutti gli altri esseri umani.
Ciò di cui non si è consapevoli è che “a rendere così diversa la nostra vita” sia la nuova esperienza, ovvero l’esserci innamorati.
E si sa, quando si è innamorati si desidera stare sempre col partner per potergli parlare e poterlo anche abbracciare, baciare, accarezzare… Di lui vogliamo sapere tutto, in modo da sentirci più vicino a lui ma anche poter essere noi stesse.
Di lui capiamo ogni gesto, tanto che la vita sembra più bella e persino più semplice.
Intendiamoci, la quotidianità non ha proprio niente di straordinario… ma quando siamo innamorati, tutto diventa magnifico. E così, un’ora con l’amato è paragonabile all’eternità e questo è il motivo per cui, perdendo l’amato, si vive con un’eterna nostalgia.
Sì, ok, Coach. Ma come faccio a distinguere una “cotta” dall’essere innamorata veramente?
Semplice!
Una delle caratteristiche dell’innamoramento è che si hanno degli ostacoli da superare.
Alberoni dice infatti che senza ostacolo non c’è vero innamoramento.
E a me vengono tanto in mente coppie giovani in cui tutto procede bene finché la strada è spianata dai genitori, che comprano loro la casa nuova, l’arredamento, i festeggiamenti per le nozze, il viaggio, ecc. Alla prima difficoltà, però, queste coppie “scoppiano”.
Il fatto è che superare gli ostacoli permette di “costruire” qualcosa di nuovo (una coppia, una famiglia) a partire dall’unione di due individui che hanno compiuto un percorso di cambiamento, di crescita prima di incontrarsi (come – ad esempio – aver “tagliato” del tutto con il rapporto precedente).
OK, Laura! Ci devono essere degli ostacoli da superare insieme… Tutto qui?
Sappiamo di essere innamorati quando il desiderio di vedere o di sentire l’altra persona riappare più e più volte, fino ad imporsi, ad essere costante.
E questo fatto ci spinge ad una “rinascita”, perché ci permette di ripensare al passato senza più provare delusione o dolore.
E’ un po’ come dire che il passato viene privato del suo valore e così si può arrivare a provare tenerezza per l’ex, di cui non ce ne importa più niente e verso il quale ci si sente gentili e buoni, grazie al nuovo amore.
Ma, ribadisce Alberoni, la vera storia dell’innamoramento è legata al “modo” con cui si affronta, si risolve oppure si aggira un grande ostacolo… e lo si fa insieme.
Altro che “… e vissero tutti felici e contenti”! La vita di coppia idilliaca non esiste!
La quotidianità è fatta di problemi, di scontri. Perciò è normale alternare momenti di felicità ad altri di sofferenza. Non esiste un reale equilibrio quando si ama!
Tuttavia è vero che chi è innamorato si sente felice nel fare qualcosa per la persona amata, perché i suoi desideri sono gli stessi di quelli dell’amato.
E… cosa importantissima: se sei innamorata del tuo partner, è impossibile che ti innamori di un altro!
E ora veniamo alla “domanda fondamentale”…
Come passiamo dall’innamoramento all’amore che dura nel tempo?
L’amore è la conseguenza naturale dell’innamoramento: passiamo da qualcosa di impetuoso e nuovo a qualcosa di quotidiano. Ma c’è qualcosa che non cambia e cioè che l’innamorato non vuole altro che essere amato per sempre.
E sai quando capisci che l’amore sta finendo? Quando cominci a fare i conti “io ti ho dato e tu no”…
In effetti, quando siamo innamorati diamo tantissimo senza domandarci se è giusto o no, se è troppo o se l’altro ricambia allo stesso modo.
Ovviamente è scontato che “il dare” sia reciproco e che i problemi e le difficoltà si affrontino insieme.
Si passa all’Amore, quindi, attraverso una serie di “prove” che l’amato deve superare. Sono prove di diverso tipo e si legano a due bisogni principalmente: al bisogno di “verità”, verificando perciò che l’amato sia sincero e leale, e al bisogno di “reciprocità” , ovvero verificando di avere obiettivi comuni ben chiari.
Se le prove, invece, sono richieste che comportano la “rinuncia” ai propri progetti, ai propri sogni (come avere una famiglia, dei figli, sposarsi), alla propria vita… il legame è destinato a rompersi, perché sono prove che non si superano e si trasformano in punti di non ritorno.
Ultime verità importantissime:
– l’innamoramento diventa Amore, quando non c’è più l’entusiasmo iniziale, ma si sviluppa una reciproca dedizione;
– non è proprio scontato che l’innamoramento diventi Amore, ma è possibile che un Amore nasca anche senza innamoramento, ad esempio da un incontro sereno, dal piacere di stare insieme, dall’avere idee e obiettivi comuni.
Ora tocca a voi capire a che punto siete e se la vostra storia avrà lunga vita o meno.