Siamo prossimi alla Pasqua, un giorno di festa, un’occasione per ritrovarsi a pranzare tutti insieme, magari fuori casa. Ma la Pasqua, quest’anno, non sarà così: il Covid-19 ce la farà trascorrere in casa, da soli, senza amici o parenti. Una rinuncia che pesa, ma che è finalizzata alla salute, nostra e di tutti. Un sacrificio che vale la pena di fare per il bene comune.
Sono certa però che molti non rispetteranno il divieto a muoversi: inventeranno mille scuse, pure credibili, per fare egoisticamente ciò che desiderano.
E allora mi torna alla mente un articolo della “Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino” che recita così: “La libertà consiste nel poter fare tutto ciò che non nuoce agli altri”.
Chissà se nel lontano 1789 (quando venne scritta) avrebbero mai immaginato che sarebbe diventata così attuale nella Pasqua 2020!
Un articolo che parla di libertà, ma che sottolinea il rispetto degli altri. Esattamente il contrario del pensare comune, dove la parola libertà è sinonimo di egoismo.
Sapete, mai più di ora diventa importante coltivare e trasmettere una delle 24 potenzialità umane elencate da Seligman, padre della psicologia positiva e punto di riferimento per tutti i Coach: “il senso civico e del dovere”.
Si tratta di una caratteristica ovvero di una forza del carattere che esprime la lealtà e la responsabilità verso gli altri. E questi “altri” comprendono la famiglia, i vicini, il condominio, i compagni di scuola o i colleghi di lavoro, fino alla società intera.
Una caratteristica che presuppone gentilezza, autocontrollo, gratitudine, lealtà e solidarietà.
Ma quanti lo sono davvero?
… perché è facile indignarsi di fronte a certi comportamenti, ma poi mancare di rispetto agli altri senza nemmeno rifletterci.
In questo periodo, poi, dove la convivenza con i vicini è forzata a causa dell’obbligo a restare in casa e a non uscire nemmeno per lavorare (come capita a molti), è facile cogliere i valori che guidano le persone e rendersi conto di quanto egoismo abbiano certi individui.
Si va da chi ha sostituito le uscite al parco col terrazzo di casa, togliendo pace agli altri vicini (perché i figli e il cane devono sfogarsi), a chi organizza scorribande in casa alle dieci di sera (perché tanto poi si dorme più a lungo), a chi fa bricolage a mezzogiorno o all’ora di cena (perché si annoia e non sa più cosa fare), a chi lascia abbaiare i cani continuamente senza intervenire, a chi fa giardinaggio nelle ore di riposo altrui, a chi – ahimè – condivide con tutti gli altri condomini i fatti suoi, stando sul balcone a parlare di Covid-19 al cellulare con amici e colleghi.
E di esempi ce ne sarebbero veramente tanti da fare…
Cosa rivelano questi comportamenti?
Forse altruismo? Solidarietà? Senso civico? Responsabilità verso gli altri? Non mi pare proprio.
Sono potenzialità che vanno allenate molto prima di diventare adulti: è la famiglia a dover trasmettere questi valori.
Perciò un genitore che si comporta in modo empatico, che dimostra e insegna ai propri figli l’importanza di rispettare i diritti degli altri, che condanna l’egoismo e l’individualismo fa un favore a tutta la società, perché
una società rispettosa dei diritti di tutti supera qualsiasi difficoltà, anche quella di trascorrere una Pasqua in quarantena.