Molti ragazzi e adulti mi confessano di avere poca autostima, di voler cambiare, ma di non sapere come fare.
Perciò partiamo da una domanda: l’AUTOSTIMA che cos’è?
E’ il valore che attribuiamo a noi stessi, come ci percepiamo, quanto ci amiamo.
Già, perché volersi bene è fondamentale e significa non criticarsi, non rimproverarsi severamente per qualsiasi cosa, non dire che siamo stupidi o incapaci o brutti.
Eppure quante volte mi capita di incontrare adolescenti che “si giudicano male” e sono severi con se stessi più di quanto non lo siano con loro i genitori, gli insegnanti o gli amici.
A volte la bassa autostima viene scambiata per timidezza, ma non è la stessa cosa.
Ci sono dei segnali ai quali stare attenti.
Se, ad esempio, camminiamo con la testa bassa, se non guardiamo mai dritto negli occhi le persone, se ci scusiamo più del necessario, se parliamo negativamente di noi (ma anche degli altri) vuol dire che ci stimiamo poco.
E quando cerchiamo di assomigliare agli altri, perché crediamo che siano meglio di noi, tradiamo noi stessi e così la nostra autostima si fa sentire.
Come?
Avete presente quella vocina che dentro di noi ci dice che dobbiamo avere il coraggio di essere noi stessi, di dire ciò che pensiamo senza timore?
Ecco, è lei.
D’altra parte, se vogliamo essere felici, dobbiamo vivere una vita autentica, tutta nostra e non ricalcare la vita degli altri.
Significa dare valore ai nostri pensieri e affrontare tutto e tutti a testa alta.
E come allenarsi a questo?
Innanzitutto non accettando di essere quello che gli altri dicono di noi.
Perciò, se ci diranno: “Non ce la farai mai ad essere bravo in questa cosa! Non sei portato!” e noi pensiamo il contrario, rispondiamo con forza: “Invece sì! E lo dimostrerò!”.
Da lì partirà la nostra sfida.
Certo, dovremo chiarire con noi stessi a quale risultato vorremo arrivare e poi metterci a inseguirlo con impegno, costanza e serietà.
Ma quando l’avremo raggiunto, la nostra autostima sarà cresciuta e saremo pronti per un’altra sfida.