Questa settimana la sfida è legata al “linguaggio”.
Come ben sapete, avere un lessico ricco, conoscere il significato di molte parole e saperle usare al momento giusto porta parecchi vantaggi sia a scuola che nella vita.
A scuola ci permette di “guadagnare” buoni voti.
Pensate ai temi, dove saper usare sinonimi permette di ribadire concetti senza farli sembrare ripetizioni.
Oppure nelle interrogazioni, dove è possibile esprimersi senza giri di parole.
E nella vita?
Beh, chi non viene intimorito o colpito nell’ascoltare persone che si esprimono con parole inusuali?
Ci sono persino professioni che hanno nel linguaggio la loro forza.
Pensate ai politici, ad esempio, che usano “paroloni” (che la maggior parte della gente non capisce).
Insomma, spendere tempo per imparare sempre più parole ci fa guadagnare punti, perché ci permette di comunicare meglio con tutte le persone, sia quelle istruite sia quelle meno.
E se le parole non ci vengono in mente? Se sono il nostro punto debole?
Alcuni ragazzi a scuola pensano di essere poco intelligenti, perché sono “scarsi” quando devono esprimersi.
Tranquilli!
Questo tipo di intelligenza (eh, già, ne abbiamo tante di intelligenze!) si può allenare.
Sì, vabbè, adesso ci dirai che dobbiamo leggere!
Niente affatto!
Vi propongo invece un gioco che faccio spesso con i miei studenti.
Potete provarci anche voi, in famiglia o con gli amici. E magari trasformare il gioco in una “sfida”.
Il gioco per sviluppare la fluidità verbale dura UN MINUTO (perciò calcolate il tempo con un timer).
Il responsabile del “tempo” vi chiederà di scrivere sul vostro foglio tutte le parole che vi vengono in mente e che iniziano con una lettera dell’alfabeto che lui deciderà.
Vi faccio un esempio: Parole che iniziano con la “S”!
Al termine del minuto, farà il calcolo di quante parole corrette avete scritto.
Non valgono i nomi e cognomi di persone né i nomi di città.
Escludete anche i diminutivi (es. casa, casetta).
Poi passate ad un’altra lettera e così via.
Vedrete, sarà divertente!
* Articolo scritto da Laura Gazzola e pubblicato il 23/10/2018 su La Provincia di Como (pagina dei ragazzi).