Avete voglia di raggiungere un obiettivo che prevede di impegnarvi per molto tempo e avete paura di non farcela?
Siete caduti nel “vorrei, ma non so se ce la farò”?
Non preoccupatevi!
La soluzione c’è, ma prima rispondete a una domanda: “Da 0 a 10, quanto ci tenete a raggiungere il vostro obiettivo”?
Più vi avvicinate al 10 e più significa che quell’obiettivo per voi è importante.
Ma come fare per non mollare?
Dovete essere “determinati”!
Significa che dovrete aver chiaro, nei minimi dettagli, il vostro obiettivo e considerare sia i lati positivi sia gli ostacoli e le difficoltà del percorso che dovrete fare.
Prima di tutto dovrete far tacere la vocina che avete in testa e che vi ripete che “non ce la farete mai”.
Poi dovrete mettere in conto che arriveranno i momenti in cui vorrete arrendervi: non fatelo!
Se le difficoltà saranno molte, non cambiate obiettivo, ma trovate nuove strade per raggiungerlo.
Restate concentrati, anche se il risultato non si vede subito!
E se sbaglierete qualcosa, sarà normale, perciò continuate pure a sbagliare, finché non troverete la via giusta.
Fate così:
1) preparatevi ad affrontare gli ostacoli, riflettendoci in anticipo: pensare che tutto andrà bene, senza prepararsi per tempo, significa essere superficiali;
2) guardatevi dentro: “Sapete rialzarvi quando cadete?” o siete di quelli che mollano alla prima difficoltà?
E’ importante rispondervi in modo sincero, se volete porvi grandi obiettivi;
3) lavorate tutti i giorni sul vostro obiettivo e non rimandate a domani, perché il rischio è abbandonare l’obiettivo;
4) concentrate la vostra attenzione sui passi “veramente” necessari per giungere al vostro obiettivo: piccole cose, ma davvero utili;
5) smettetela di dire o pensare che “non siete dei talenti”!
La determinazione, intesa come enorme impegno, è fondamentale quando volete raggiungere un importante traguardo.
Fissarvi sul discorso del “talento” è solo una scusa per non impegnarvi!
* Articolo scritto da Laura Gazzola e pubblicato sulla pagina dei ragazzi de La Provincia di Como (16/10/2018)
Sono docente di scuola primaria. Ogni giorno m ‘impegno nello spiegare ai bambini che le regole sono necessarie per vivere bene insieme. Non sono ordini a cui sono obbligati ad obbedire. Purtroppo , tutto questo lavoro si vanifica a causa di genitori che non dialogano con i docenti. È più facile lamentarsi e assecondare i piccoli in tutto ciò che fanno e chiedono. A scuola mancano relazioni efficaci ed equilibri. Personalmente, sono sola sul fronte educativo-formativo.
Condivido il tuo stato d’animo, Salvatorica. E’ una realtà la solitudine dei bravi docenti, quelli appassionati e che ancora credono nell’importanza del loro ruolo educativo. Però non abbatterti. I momenti di sconforto ci sono, mettili in conto, ma non mollare. Semmai sposta il tuo sguardo dai bambini ai genitori: prova ad educare loro, anche se sono adulti. Cogli tutte le occasioni possibili per scambiare due parole con ciascuno di loro: non lunghi discorsi, ma “pillole” formative. E poi non dimenticare di farti sempre questa domanda: “Qual è lo scopo?”. Ti aiuterà a non perdere di vista il tuo obiettivo. Forza!