Chi è “cresciuto” da un po’, sa che viene spontaneo guardarsi indietro e ripensare a ciò che si è fatto.
Capita soprattutto a chi ha dei rimpianti o qualcosa in sospeso.
Magari il famoso “sogno nel cassetto” mai realizzato.
Ma la vita va avanti comunque.
Non si ferma a consolarci né a motivarci.
Dobbiamo farlo da soli, trovando tutta l’energia che serve.
Guardiamo avanti, allora!
Noi adulti possiamo essere davvero utili ai ragazzi, se non ci piangiamo addosso e se non ci rimproveriamo per le scelte sbagliate.
In fondo qualcosa dal passato avremo pur imparato, no?!
E il passato, ormai, è passato. Continuare a torturarci non lo cambierà di sicuro né ci porterà dei benefici.
Ma se abbiamo sbagliato e vorremmo che i nostri figli non commettessero i nostri stessi errori?
Allora usiamo la nostra esperienza passata per far capire ai ragazzi che ci sono mille modi per realizzare il proprio obiettivo e ciascuno deve trovare il suo.
Spieghiamo loro:
– cosa ha funzionato per noi
– cosa crediamo che sarebbe stato meglio evitare.
Facciamo in modo:
– che ascoltino la nostra storia (evitando quindi di narrarla in modo noioso e ripetitivo oppure eccessivamente divertente)
– che ci facciano domande (significa creare volutamente dei “tempi vuoti”… bastano 10 secondi)
– che nasca in loro il desiderio di capire.
Non dovrà essere “una lezione”, ma una “condivisione”.
Un momento intimo da ricordare e di cui fare tesoro per sempre.