Ferie terminate per tutti, lavoro ripreso da un po’ e… la scuola che sta per iniziare!
Se sei una mamma, sai che niente può provocare più stress di questo pensiero, visto che normalmente sono sempre le madri ad occuparsi di “figli, compiti, riunioni, colloqui”.
Il carico di impegni, in effetti, aumenta con l’inizio dell’anno scolastico che prevede anche la ripresa di attività e corsi sportivi.
E così ti ritrovi stanca, stremata e qualcuno commenta: “Ma come fai ad essere già ridotta così! Sei appena rientrata dalle ferie!”.
E allora partono i sensi di colpa, la frustrazione, il senso di inadeguatezza.
Ma perché mai?!
Se ti stai occupando di mille cose DA SOLA, è ovvio essere stressata!
E si sa che lo stress provoca stanchezza, irritabilità, scarso entusiasmo, umore nero…
Allora, come puoi “limitare” questo carico di super lavoro?
- Parla chiaro con i tuoi familiari e chiedi esplicitamente che facciano la loro parte (per favore, non usare la parola “aiutarmi”, perché altrimenti sembra che ti facciano un favore, mentre dovrebbe essere chiaro che in una famiglia ciascuno faccia la sua parte).
- Elimina la pretesa che “ci arrivino da soli” (smettila di dire: “Non sono capace di chiedere!”. C’è di mezzo la tua salute psicofisica!).
- Scrivi un elenco di cose da fare quotidianamente (es. rifare il letto, apparecchiare, passare l’aspirapolvere, stendere…) e aggiungi a fianco “entro quale parte della giornata” vanno svolte queste attività (es. rifare il letto “prima di uscire di casa”). L’utilità di stabilire “entro quando” vanno svolte ha vantaggi sia per chi le deve fare (così si organizza secondo gli impegni che ha e non sente “il fiato sul collo”) sia per te, che così non devi stare a chiedere mille volte di fare quella determinata cosa nel timore che non venga fatta.
- Spiega ai tuoi familiari che ci sono molte attività dell’elenco che non ami fare (così prendono consapevolezza che “non sei appassionata” di lavori domestici!), ma sei disposta a far scegliere prima a loro le attività che preferiscono (così sono chiari il tuo altruismo e la tua disponibilità).
- A questo punto, lista in mano, ciascuno segna il proprio nome a fianco dell’attività che si impegna a portare avanti nel corso dei primi “90 giorni”.
Tre mesi è un tempo giusto per “allenarsi” a portare a termine un compito.
E sapere di poter “cambiare incarico” dopo tre mesi, può rendere meno pesante l’attività. - Molto probabilmente i tuoi figli/marito si caricheranno dei “pesi” più leggeri, ma tu non lamentarti. Non commentare!
Lo scopo è far sì che inizino a darti una mano e che si assumano la responsabilità del compito che hanno scelto (ecco perché devono sceglierlo da soli e non devi imporglielo tu!). - Stabilito “chi fa cosa”, provvedi a scrivere in bella copia (meglio al pc) l’elenco delle attività.
Se sei una tipa precisa, magari preferisci suddividere le attività in base a quando vanno svolte (es. Prima di uscire al mattino: 1. rifare i letti = Luca; 2. portare fuori il cane = Maria, ecc). - Appendi la lista in bella vista, in modo che tutti possano vederla più volte al giorno.
- Stabilisci con i tuoi familiari la data in cui iniziare ad usare la lista e ricorda che durerà 90 giorni (perciò scrivi data di inizio e di fine).
- Al termine dei 90 giorni potrai aggiornare la lista e cambiare gli incarichi (per poi mantenerli per altri 3 mesi).
Sì, bellissimo!, ma se poi i miei figli non lo fanno?!
Niente di più facile! Soprattutto perché penseranno che “tanto non succede niente se non lo faccio”.
Ecco, allora, l’importanza di stabilire… le “regole del gioco” (anche se un gioco non è).
Coinvolgi tutta la famiglia nello stabilire che cosa succede se uno sgarra.
E mettilo per iscritto (altrimenti va nel dimenticatoio).
Nel caso dei figli, ad esempio, potrebbe essere “non giochi alla Play”, oppure “non esci stasera”… Dipende anche dall’importanza del compito che non è stato portato a termine (es. non portare fuori il cane per fare pipì è più grave di non rifare il letto).
Ricorda che quando le “regole del gioco” vengono stabilite insieme, è più facile rispettarle.
La condivisione e il coinvolgimento sono fondamentali!
Ora non ti resta che trovare il momento giusto, riunire la famiglia e… partire a stendere la lista!
(E non inventare la scusa che “non c’è tempo!”, perché è una riunione che può portarti piccoli benefici e stimolare i tuoi figli a responsabilizzarsi).
L’inizio non sarà facile, ma appena preso il ritmo giusto, vedrai che ti sentirai un po’ meno schiacciata… anche se continuerai a fare mille cose!